giovedì, Maggio 2, 2024

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Almanacco del 17 gennaio: cos’è successo in questa data

Ecco tutti gli eventi, le nascite, le morti, le pubblicazioni più importanti avvenute nella storia in data 17 gennaio. Almanacco musicale 17 gennaio. Scopriamo di più.

1751: muore Tomaso Albinoni

Compositore e violinista, Tomaso Albinoni fu uno dei massimi esponenti del tardo barocco. Autore di 8 sinfonie, 64 concerti e 51 opere, Albinoni è noto sopratutto per l’Adagio, che oggi possiamo ascoltare grazie alla ricostruzione realizzata negli anni ‘40 del Novecento dal musicologo Remo Giazotto sulla base di alcuni frammenti. Anni dopo, si scoprì che l’Adagio è un lavoro interamente originale di Giazotto. La musica di Tomaso Albinoni ha influenzato generazioni di compositori successivi, contribuendo al ricco patrimonio della musica barocca italiana. La sua eredità è sopravvissuta attraverso esecuzioni moderne delle sue opere, che continuano a essere apprezzate per la loro bellezza e raffinatezza. Almanacco musicale 17 gennaio. Scopriamo di più.

1933: nasce Dalida Almanacco musicale 17 gennaio. Scopriamo di più.

Oggi avrebbe compiuto 91 anni l’iconica cantante e attrice Dalida. Abbiamo parlato di lei in questo articolo. Almanacco musicale 17 gennaio. Scopriamo di più.

1949: nasce Mick Taylor

Mick Taylor, nato il 17 gennaio 1949 a Welwyn Garden City, Hertfordshire, Regno Unito, è un chitarrista inglese famoso per il suo contributo ai Rolling Stones. La sua carriera musicale è stata notevole, e la sua abilità straordinaria con la chitarra lo ha reso una figura di spicco nella scena rock. Taylor raggiunse la fama quando si unì ai Rolling Stones nel 1969, sostituendo Brian Jones, morto quell’anno. Il suo stile di chitarra bluesy e la sua tecnica virtuosa contribuirono in modo significativo all’evoluzione musicale della band. La sua partecipazione è evidente in album iconici come “Sticky Fingers” (1971) e “Exile on Main St.” (1972). La sua permanenza nei Rolling Stones durò fino al 1974, ma il suo impatto musicale fu duraturo. Dopo aver lasciato la band, Taylor intraprese una carriera da solista e collaborò con numerosi artisti di spicco. La sua tecnica espressiva e la sua versatilità musicale lo resero un chitarrista molto richiesto. Tra i momenti salienti della sua carriera, va menzionato il suo contributo alle sessioni dell’album “Abbey Road” dei Beatles nel 1969, evidenziando la sua influenza anche al di fuori del suo lavoro con i Rolling Stones. La figura di Mick Taylor è quindi intrisa di una storia ricca di contributi musicali che hanno influenzato generazioni di appassionati di musica rock. Il suo virtuosismo alla chitarra e la sua presenza distintiva continuano a essere celebrati come parte integrante della leggenda dei Rolling Stones e della storia della musica rock in generale.

1964: i Rolling Stones fanno il loro debutto discografico

Parliamo ancora degli Stones, che esattamente 60 anni fa debuttavano sul mercato discografico con un EP omonimo. L’EP rappresenta un momento cruciale nella storia della musica rock e nel percorso della leggendaria band inglese. Questa raccolta di brani sintetizza la furia giovanile, la passione e l’energia che caratterizzavano l’esplosione del fenomeno musicale noto come British Invasion. Il disco include alcuni dei primi successi dei Rolling Stones, catturando l’essenza del loro sound grezzo e ribelle. Brani come “Carol” e “I’m a King Bee” riflettono l’influenza chiara del blues e dell’R&B, con il caratteristico tocco di Mick Jagger nella vocalità e la maestria chitarristica di Keith Richards. L’EP è stato pubblicato poco dopo l’uscita del loro album di debutto, “The Rolling Stones (England’s Newest Hit Makers)” nel Regno Unito. L’entusiasmo e la freschezza dei primi anni della carriera dei Rolling Stones emergono vividamente in questo EP, che cattura il fermento di un periodo in cui la band stava emergendo come uno dei gruppi più significativi e rivoluzionari del rock. Oltre al contributo musicale, l’EP rappresenta il consolidamento dell’immagine ribelle e anticonformista dei Rolling Stones, distinguendoli dagli altri gruppi della scena musicale dell’epoca. La copertina, con il caratteristico logo della lingua e le sfumature in bianco e nero, diventò iconica e simboleggia ancora oggi la ribellione e la vitalità della giovinezza rock degli anni ’60. L’EP “The Rolling Stones”, insomma, è un documento prezioso di un periodo straordinario nella storia della musica rock, evidenziando il talento crudo e l’energia travolgente che avrebbero caratterizzato la carriera lunga e prolificante dei Rolling Stones.

1984: nasce Calvin Harris Almanacco musicale 17 gennaio. Scopriamo di più.

Buon compleanno a uno dei migliori DJ e produttori del panorama internazionale. Calvin Harris, il cui vero nome è Adam Richard Wiles, ha lasciato un’impronta indelebile nella scena della musica dance ed elettronica. Nato il 17 gennaio 1984 a Dumfries, in Scozia, Harris è diventato uno degli artisti più influenti e di successo nel panorama musicale internazionale. La sua carriera ha preso il volo con l’uscita del suo primo album, “I Created Disco” nel 2007, che includeva brani come “Acceptable in the 80s” e “The Girls”. Tuttavia, è con il secondo album, “Ready for the Weekend” (2009), che Harris ha consolidato la sua posizione nella scena musicale, raggiungendo la vetta delle classifiche britanniche con hit come “I’m Not Alone” e “Ready for the Weekend”. Calvin Harris è noto per la sua abilità nel creare successi radiofonici e dancefloor, collaborando con una serie di artisti di fama mondiale. Una delle sue collaborazioni più celebri è stata con Rihanna nel brano “We Found Love” nel 2011, che ha dominato le classifiche internazionali e ha vinto il Grammy Award come Miglior Registrazione Dance. La sua costante evoluzione musicale è evidente anche nell’album “Motion” (2014), che presenta una serie di collaborazioni con artisti come Ellie Goulding, John Newman e Big Sean. Nel 2017, Harris ha rilasciato l’album “Funk Wav Bounces Vol. 1”, un lavoro più orientato al funk e al soul con la partecipazione di numerosi artisti, tra cui Pharrell Williams, Katy Perry e Frank Ocean. Oltre alla sua carriera musicale, Calvin Harris è anche noto per le sue abilità di produttore e remixer, contribuendo a ridefinire il suono della musica dance moderna. Con numerosi premi e riconoscimenti, Calvin Harris rimane una figura di spicco nell’industria musicale, dimostrando una capacità costante di reinventarsi e rimanere all’avanguardia delle tendenze musicali globali.

1996: David Bowie e i Pink Floyd entrano nella Rock and Roll Hall of Fame

Nel 1996 David Bowie e i Pink Floyd erano già storia. Eppure solo quell’anno queste due leggende furono inserite nella prestigiosa Rock and Roll Hall of Fame, un museo della musica nell’Ohio, USA, fondato nel 1984. Insieme a loro furono inseriti nella lista anche Tom Donahue, i Jefferson Airplane, Gladys Knight And The Pips, Little Willie John, Pete Seeger, The Shirelles e i Velvet Underground. Almanacco musicale 17 gennaio. Scopriamo di più.

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