giovedì, Ottobre 10, 2024

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Intervista a Johana, parlare di sé stessi tramite la musica

Dopo Tu, pubblicato lo scorso ottobre, Johana torna con il nuovo singolo con Nono sono lacrime, rilasciato il 19 aprile per Broken Home, in licenza esclusiva M.A.S.T./Believe. In questo brano autobiografico, Johana racconta la storia di un legame di breve durata, ma non per questo meno intenso e significativo. Non Sono Lacrime invita a riflettere sulle complesse sfumature delle connessioni umane, soffermandosi sul concetto di tempo e su come questo influisca sulle relazioni. La durata di un legame non sempre ne determina la profondità, indipendentemente dalla sua natura emotiva. Approfondiamo il significato dei brani scritti da Johana in quest’intervista:

Non sono lacrime è il titolo del tuo nuovo singolo. Il testo del suddetto brano racconta un fatto che hai vissuto in prima persona, una storia d’amore che, nonostante sia durata poco, ti ha segnato nel profondo. È stato difficile per te metterti a nudo con questa canzone?

https://www.youtube.com/watch?v=u9_fE4bEZFg

Devo essere sincera, scrivere non mi mette in imbarazzo o non mi provoca ansia, anche quando racconto qualcosa di particolarmente personale. Scrivere è l’unico mezzo che ho per sfogarmi, per dire tutto ciò che a nella vita di tutti i giorni non riesco a dire, non riesco a comunicare. Scrivere mi permette di essere libera.

Il concetto di idealizzazione è la tematica fondante è la tematica fondante sia di questo singolo che di un altro tuo brano, ovvero Addio. “Tu non sarai mai quello che volevo“, uno dei passaggi della suddetta canzone. Sempre in Addio, però, c’è un altro passaggio molto forte, ovvero: “Perché non voglio qualcuno come me“. Un dualismo, quindi, che da un lato vede il cercare qualcosa negli altri che però non c’è e non ci sarà mai, mentre dall’altro lato troviamo la difficoltà di accettare sé stessi. Ma quando “gridi al mondo ma nessuno risponde“, cos’altro si può fare per salvarsi da questa sorta di guerra civile tra sentimenti?

https://www.youtube.com/watch?v=414tqRJijW4

L’unica cosa che mi ha davvero salvata quando nessuno è stato in grado di aiutarmi, ma anche solo di capirmi e ascoltarmi, è stato normalizzare ogni ansia e paura. Ho ascoltato ogni singolo bisogno che il mio corpo e la mia mente chiedevano, ho accontentato entrambi anche a costo di ferire qualcuno che amavo tanto. Quasi un istinto di sopravvivenza.

Non sono lacrime, a livello tematico, non è troppo distante da un altro dei tuoi precedenti singoli, ossia Tu. Il suddetto brano trattava sempre di una storia d’amore dalla breve durata, un fuoco dirompente che però si è affievolito quasi immediatamente. Una storia nata per gioco la cui fine ha però lasciato comunque segni indelebili. Che insegnamenti hai tratto da quest’esperienze emotive?

https://www.youtube.com/watch?v=nAGNSGviqbA

Quali insegnamenti? Beh, sicuramente ho imparato che i rapporti ti tengono legato a qualcuno – sia per rapporti di sangue che nati dal puro sentimento – sono solo parole per etichettare le persone che ti circondano e questo non le rende necessariamente importanti. Ci sono, ma è come se non ci fossero realmente. Queste domande mi fanno molto riflettere sul fatto che nelle mie canzoni sembra che io parli di tanti “rapporti d’amore”, in realtà in tutte le mie tracce – o per lo meno in quelle pubblicate fin ora – parlo di due tipi diversi di rapporti: due versioni di amore completamente diversi.

Scrivere, per te, era inizialmente un’ossessione solitaria. Questo fino a quando un giorno non ha conosciuto Danien, poliedrico producer italiano, con il quale hai scritto e prodotto le tue prime canzoni. Com’è nato il rapporto con Danien? E come si è evoluto?

Abbiamo entrambi sempre pensato di essere destinati a incontrarci. Un giorno gli ho scritto su Instagram perché, da artista, ero interessata a una sua produzione, lui si è a sua volta interessato a me, ha visto e riconosciuto del potenziale e abbiamo iniziato a collaborare. Siamo riusciti a creare questo progetto insieme.

Vivi in Sicilia con tuo padre ma tua madre è brasiliana. Questo tuo appartenere a due mondi così distanti tra loro ha in qualche modo avuto delle conseguenze sulla tua vita, sia artistica e che personale?

Della vita con mia madre ho pochissimi ricordi, pochissima memoria perché non ne fa più parte. Sicuramente in qualche modo può aver influito a livello personale e, di conseguenza, su quello artistico, forse proprio per questo motivo sento un bisogno sfrenato di fare musica, di scrivere e di tirar fuori tutto ciò che ho dentro.

https://open.spotify.com/intl-it/artist/2dco5qMuxiVnHMK2ROrD91

E voi cosa ne pensate? Fateci sapere la vostra con un commento e continuate a seguirci su Musicaccia! Johana

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