giovedì, Aprile 18, 2024

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La playlist per chi si lascia e vuole piangersi addosso come Dio comanda!

Ecco la nostra classifica tutta italiana delle 5 canzoni da ascoltare ebbene si, per piangersi addosso! Playlist triste amore

Piangere è cosa buona e giusta Playlist triste amore

Smettiamola con tutte queste neo-filosofie di vita dove la meditazione è l’unica cura a tutto. Playlist triste amore

Ogni tanto piangere è l’unica cosa da fare.

Se qualcuno vi sorpassa a destra tagliandovi la strada, un bel dito medio è la soluzione migliore (a meno che non lo invitiate a cena e lo sottoponiate ad una cura Ludovico alla Arancia Meccanica costringendolo ad ore di Reality e CD di Anna Tatangelo)

Allo stesso modo anche per la tristezza la musica può essere catartica. Playlist triste amore

Lacrime, ragazzi. Ci vuole uno tsunami così grande che i vicini di casa attaccheranno l’insegna “Acquapark” fuori dal condominio.

Così grande che Riccione vi citerà per danni all’immagine. Playlist triste amore

Insomma, una bella catarsi così da lasciarsi tutto alle spalle in una sola volta.

Le playlist esistenti

Se siete americane, nessun problema: spotify e tutti gli altri servizi di streaming hanno decine di playlist che vi possono essere utili.

D’altronde l’inglese è la lingua madre di Adele, regina dei cuori spezzati, e di Taylor Swift che di professione non fa la cantante ma l’ex-ragazza.

Il problema nasce però se già si fa fatica a coniugare bene congiuntivi e condizionali e a rispettare la consecutio temporum in italiano, figuriamoci a piangere su un testo inglese!

Qual è il vantaggio di avere una playlist in una lingua straniera, se prima di poter reagire in qualsiasi modo, si devono perdere minuti preziosi che potremmo usare per lacrimare, per tradurre il testo e capirne il significato?

Ecco dunque la nostra, TUTTA ITALIANA, con canzoni che se non conoscete già, farvi una cultura da questo punto di vista non è assolutamente male.

Poi, oh, potete sempre ignorare tutto e darvi all’autolesionismo con il Cd della Tatangelo.

Vi linkiamo pure quello, non si sa mai.

La playlist

Le canzoni che abbiamo scelto hanno quei testi che dicono tutto nei primi due versi e lo ripetono per il resto dei 4 minuti ciascuno di melodia.

L’ultimo bacio – Carmen Consoli


Iniziamo questa sessione di pianto ricordando che fa male.

Che bello ci sarebbe altrimenti a consolarsi con roba felice o allegra: noi vogliamo sentire la ferita.

Ecco perchè cominciamo con L’ultimo bacio di Carmen Consoli: facile da cantare (e più da stonare), con un testo impegnato così da assorbire tutta la concentrazione e via di Cleenex.

L’ultimo bacio – Negramaro

Ragazze, ve l’abbiamo detto: lo scopo è piangere.

Quindi via di (secondo) L’ultimo bacio con la voce di per sè strappalacrime di Sangiorgi che con questo testo sarà una serie di pugni allo stomaco ma che vi aiuteranno a capire che si, è finita davvero.

Mimosa – Niccolò Fabi

Vi serve una guida puntuale su come reagire e/o comportarvi subito dopo questa sessione di catarsi? Ci pensa Fabi.

In questa canzone esamina punto per punto tutto quello che normalmente accade dopo una rottura, con la grande poesia del cantautorato italiano.

M’abituerò – Luciano Ligabue

Dopo aver preso appunti logistici con Fabi, Ligabue ci aiuta ad andare avanti: m’abituerò è un’auto-consapevolezza del “si può vivere anche senza di lui/lei”.

Non è mai un errore – Raf

Adesso basta piangere: vi siete già distrutti ricordando i primi incontri e ricordando come vi siete lasciati.

Adesso è il momento di reagire con Raf che ci da la sua versione romantica di “In qualsiasi modo tu la faccia, la pizza è sempre buona”.

In qualsiasi modo sia finita, va bene comunque.

Questo è quanto. Ora andate e ricominciate.

Magari dal vicino o la vicina di casa che vi è sempre piaciuta, giusto per consigliare di seguire la pagina di musica più bella e utile del mondo. 

 

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