sabato, Aprile 20, 2024

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Oasis: reunion in vista? Parla Liam Gallagher

Alzi la mano chi non incomincia a cantare a squarciagola sentendo alla radio Don’t Look Back in Anger. Oppure chi non ha ricordi legati alla romantica Wonderwall solo per citarne una tra le più famose.

La storia della band

Chiaramente parliamo degli Oasis, uno dei gruppi rock britannici più influenti degli anni novanta. Tra le band dell’indie rock più famose di sempre, nonché i pionieri del Britpop, movimento pop rock nato a partire dalla fine degli anni ottanta in Inghilterra.

Il duo dei celeberrimi fratelli Gallagher formatosi a Manchester nel 1991 ha prodotto in totale 11 album e venduto oltre 70 milioni di dischi nel mondo, non contando i numerosi premi i internazionali.

Il frontman Liam, cantante e autore insieme al fratello Noel, cantante, chitarrista e compositore, hanno dato vita ad un originale unione di rock anni settanta e suoni pop.

Dall’altra parte però le loro continue e feroci liti hanno causato una frattura nel rapporto tra i due, che porterà nel 2009 lo scioglimento definitivo.

La fine del gruppo fece molto scalpore sia nel mondo musicale che tra i media, i quali cercarono di indagare i motivi scatenanti che sono da ricondurre al loro difficile carattere e all’atteggiamento capriccioso e vizioso di entrambi.

Liam Vs Noel

Dal 2009 in poi, le accuse e i tiramolla tra i due fratelli non si placano. Liam in particolare invia continue frecciate su Twitter al fratello Noel accusandolo di egocentrismo e addossandogli tutta la colpa. Ma nonostante ciò i fan attendono con ansia una possibile riconciliazione seguita da una reunion.

Nel giugno 2017, Liam dopo aver accennato a delle question in sospeso con il fratello, ritrae tutto dichiarando al secondo canale radiofonico della BBC: “Gli Oasis sono finiti molto molto molto tempo fa: so che la gente continua a credere che ci stiamo pensando [alla reunion] ma io e lui [Noel] non ci cerchiamo reciprocamente. Lui è il figlio di mezzo e io sono arrivato dopo, rovinandogli la festa. E poi ho un aspetto migliore, canto meglio e sono più figo di lui in tutto e per tutto.”

“Noel vuole circondarsi di piccoli yes man che può assumere o licenziare quando gli pare e piace, ma con me non funziona. Non c’entra il fatto che l’abbia cercato o abbia sottolineato la mancanza di empatia che ha avuto con la gente di Manchester. Tutto ciò con me non ha niente a che fare. Gli Oasis sono finiti”.

E concludendo con delle parole quantomeno ambigue: “Mai dire mai, vedremo come andranno le cose, ma adesso come adesso siamo a miliardi di anni luce dal farlo. Ma se ci sarà da farla [la reunion] io ci sarò”.

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Liam Gallagher

Reunion si o reunion no?

In occasione dell’uscita, il 6 ottobre, del primo album da solista “As You Were” anticipato dal singolo For What It’s Worth, Liam Gallagher intervistato dal giornalista Brian Hiatt di Rolling Stones si è lasciato andare a qualche interessante confessione riguardo il futuro degli Oasis.

Infatti, in merito ai suoi numerosi live da solista, il cantante ha inaspettatamente risposto: “Preferirei stare a parlare di un album degli Oasis piuttosto che del lavoro da solista di Liam. E so che lo preferirebbe anche Noel, perché quando siamo insieme siamo migliori. Da separati non abbiamo mai raggiunto le vette raggiunte insieme. Di questo sono consapevole. E lo è lui”.

Ma naturalmente, il tutto non è molto semplice. Il minore dei fratelli Gallagher ha infatti affermato di voler prima chiarire umanamente con il fratello.

“Prima di tornare insieme, se torneremo mai insieme, dovremo prima di tutto tornare ad essere fratelli e amici. Una volta che questo accadrà, e inizieremo a passare del tempo insieme e avremo parlato e saremo tutti di nuovo rispettosi gli uni con gli altri, credo che sarà inevitabile dire ‘Ehi, dovremo rimettere insieme la band e andare in tour!'”.

Infine, il cantante commenta la partecipazione del fratello al The Joshua Tree Tour 2017, il quattordicesimo tour mondiale degli U2, ideato per celebrare il trentennale del loro meraviglioso album The Joshua Tree.

“Noel non vuole essere il supporter degli U2, suonando in uno stadio mezzo vuoto, quando potrebbe riempirlo da solo con suo fratello”.

In poche parole, l’incertezza avvolge nuovamente il duo di Manchester ma com’è che si dice? La speranza è l’ultima a morire!

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