martedì, Marzo 19, 2024

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A Catania una petizione per regolamentarizzare la musica di strada

Matteo e Stefano sono due artisti buskers catanesi, la loro esperienza li ha portati a proporre una petizione per regolamentare la musica di strada a Catania. Leggi la nostra intervista!

 Chi siete, qual è la vostra esperienza come artisti?

Matteo: Ciao! Sono Matteo Conti, anche se ultimamente va bene anche solomatteo.
Sono stato attratto dalla musica fin da piccolo e non è mai uscita dalla mia testa. (Grazie papà). petizione buskers catania
Così crescendo ho voluto imparare la chitarra e l’esigenza di esprimermi mi ha portato spontaneamente a scrivere e quindi a mettere in musica.
Altro tassello importante è stato avvicinarmi e appassionarmi alla produzione audio per produrre le mie basi.
La scorsa estate Stefano (amico da sempre) mi ha proposto di suonare per strada e me lo sono accollato.
Oggi con solomatteo voglio condividere il mio gusto e il mio cantautorato senza tenerlo solo per me.

Stefano: Mi chiamo Stefano ma mi firmo Etienne che vuol dire Stefano in francese (eredito questa cosa dal me 16enne). Ho iniziato a scrivere canzoni da adolescente, non credo di avere un genere che ben mi identifica, quello che conta per me è il messaggio da passare, sia esso un argomento delicato come i suicidi universitari e le pressioni dei genitori siano essi argomenti più leggeri come la fine di una relazione. Credo che il messaggio sia forte quando la canzone racconta una storia a me vicina. La vita non mi ha mai voluto dare un palco né figure che mi incoraggiassero a raccontarle queste storie. Un giorno però ho trovato la strada.

Da cosa nasce questa petizione?

Matteo: La petizione nasce dall’esigenza condivisa da me e Stefano di dare un regolamento a Catania per valorizzare e regolare la musica di strada.
Strada che ci ha permesso di avere un palcoscenico sul quale esibirci, dove ognuno può esprimere la propria arte da indipendente e senza essere vincolato a soliti circuiti.
Al momento senza un regolamento specifico comunale è un po’ un far-west, situazione che non tutela né artisti, né residenti, né la città. petizione buskers catania

Stefano: La petizione nasce totalmente per caso. Nell’ultimo periodo una mia canzone, Achille Mago, che parla delle “verità celate” sotto i meme di Catania ha riscosso un discreto successo, per lo meno rispetto a quanto siamo abituati… Un evento live che abbiamo fatto in occasione di questa uscita ci ha riportato alla mente un brutto ricordo, ovvero, quello che ci ha visti smontare tutta l’attrezzatura in quanto sollecitati dalla polizia municipale… A catania infatti manca un regolamento per l’arte di strada ed è un casino… Anche se i numeri del nostro pubblico non sono un granché ci siamo guardati in faccia e detti che era giunto il momento di cambiare le carte in tavola facendoci aiutare da quelle realtà dei meme che già precedentemente ci hanno dato una mano.

 

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 Cosa chiedete nella petizione?

Matteo: Appunto nella Petizione chiediamo un regolamento che metta Catania al pari delle altre città Europee sulla musica e arte di strada.
Questo per tutelare tutte le parti coinvolte, per creare ricchezza culturale, intrattenimento e creare una sensibilità artistica che sia fonte di fermento culturale nella nostra città.

Stefano: chiediamo un regolamento per l’arte di strada. Ovviamente non chiediamo anarchia ma la possibilità di avere uno spazio in questa città in modo tale da valorizzarne le strade di tutti i quartieri nel giusto rispetto della quiete pubblica.

Come vedi la situazione degli artisti di strada a Catania?

Matteo: Vedo altri artisti come noi che portano la loro arte, esattamente come noi. Vedo anche tante altre persone e ragazzi che vorrebbero farlo e che si sentirebbero motivate e incentivate a esprimersi in sicurezza se ci fosse un regolamento adatto.

Stefano: Teo ed io non siamo i soli ovviamente ma potremmo essere molti di più… Catania non ci accompagna. petizione buskers catania

 

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 Come vedi la situazione della musica a Catania?

Matteo: ho sempre avuto la percezione che la scena musicale a Catania sia rarefatta e divisa.
Mi spiego meglio: o fai piano bar essendo un mero sottofondo, ma senza l’opportunità di esprimersi portando inediti.
O ti muovi nella scena underground.
O ti cali nella scena neomelodica.
O ancora, non vieni preso sul serio e allora sei costretto a seguire la tua strada in altre città, emigrando come tanti catanesi e Siciliani,
Allora mi chiedo, è possibile creare il terreno giusto affiche il proprio talento cresca e rimanga in questa città? Io credo che si può fare e sarebbe una bella spinta per Catania.

Stefano: Catania ha delle realtà affermate ma la domanda che mi faccio è… ma rappresentano davvero il giovane catanese medio? Forse qualcosa su questo fronte si sta muovendo.

Quale futuro vuoi per la musica a Catania?

Matteo: per la musica a Catania mi piacerebbe un futuro dove si hanno opportunità in questo settore al pari di altre realtà italiane come Roma, Bologna e Milano, prima su tutte.
Senza sentire l’esigenza e la costrizione di essere un fuori sede musicale.
Perché Catania ha tanto da raccontare, anche in musica

Stefano: Vorrei che ci fosse una scena artistica inclusiva e che rispecchi l’identità di una generazione. Una sinergia tra artisti e giovani. È difficile ma non impossibile…

Contenuto petizione e link per firmarla

Allo stato attuale, infatti l’attività è permessa ma con grosse limitazione per gli artisti, come:
-l’impossibilità di fare uso di amplificazione, neppure a volumi modesti e rispettosi della quiete pubblica, o l’uso di percussioni.
-Le grandi città italiane ed europee dispongono di appositi regolamenti per garantire uno
svolgimento idoneo dell’attività di busking sia per gli artisti, che per i residenti. Ma regolamenti analoghi si trovano anche in realtà ben più vicine e anche limitrofe, da popolose città come Messina ai piccoli centri come Aci Castello.
-Avere un regolamento specifico che tuteli, valorizzi e promuova la musica di strada a Catania permetterebbe sia agli artisti di avere la serenità di esibirsi in un ambiente che li supporti, sia ai residenti la garanzia di una corretta amministrazione del fenomeno. Si verrebbe così a creare una situazione di ricchezza culturale ed espressiva con possibili ripercussioni positive sul turismo e l’economia locale. qui il link per firmare la petizione

Continuateci a seguire su Musicaccia per altri aggiornamenti sulla petizione, dato che continueremo ad occuparci della faccenda!

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